Zitti e buoni (Maneskin, 2021)
“Zitti e buoni” è diventato lo slogan preferito dai giornalisti della Rai e di Mediaset. Infatti ecco una serie di notizie, alcune molto importanti, sulle quali i Telegiornali di queste televisioni hanno praticamente taciuto:
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Abbiamo tutti visto e sentito la Meloni che urlava in Parlamento con una carta in mano. Bene: mentre urlava stava dicendo una falsità, perché quel fax era stato spedito nei tempi giusti. E’ proprio vero che, come diceva mia madre, l’ambulante che urla troppo vende merce scadente.
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L’accordo per trasferire i migranti salvati dalle nostre navi militari in Albania costerà all’Italia 300 milioni di euro in 4 anni. I centri di accoglienza in Italia, invece, in quei 4 anni costerebbero 50 milioni. Non solo: in Albania sarà possibile accogliere solo 10.000 persone. In pratica un migrante in Albania costerà dieci volte più di un migrante in Italia! Questo oltre al fatto che un centro di accoglienza offrirebbe anche posti di lavoro, che così, però, saranno creati nel “paese delle aquile”.
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Lo stesso accordo con l’Albania è solo un modo di nascondere la polvere sotto il tappeto, visto il fallimento totale della politica migratoria di Meloni. L’Italia, su questa questione, ha litigato con la Francia e con la Germania. Il “Qui comando io” della donna sola al comando è stato accolto da sonore pernacchie e dal nulla di fatto.
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L’ultima del governo sui centri di accoglienza: dichiarare che i migranti diventano maggiorenni a 16 anni, così potranno stare con gli adulti…
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Salvini è Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Bene: mai come oggi prendere un treno che arrivi in orario è più difficile che vincere al Lotto (e in questo la Meloni ha già perso il confronto con il Testa Pelata suo riferimento e predecessore…). Ma Salvini di questo, come quel predecessore, se ne frega. A lui interessa il Ponte sullo Stretto di Messina, così potrà passare alla Storia. Per questo la Meloni ha dovuto trovare altri 2,3 miliardi di euro. Dove li ha presi? Dai fondi per il Sud. Ma quando il governo ha ripresentato il PNRR, ha destinato gli stessi fondi per finanziare i progetti esclusi. Cioè, quei 2,3 miliardi di euro sono di fatto raddoppiati, in quanto serviranno sia per il Ponte che per i progetti del PNRR accantonati. Allora non ci sono vie di mezzo: o la Meloni è vicina alla santità, o ci stanno prendendo per i fondelli.
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Ogni settimana, in Italia, muoiono 300 persone per il Covid, 50 poveri cristi al giorno ma, si sa, la pandemia è stata abolita per decreto dalla destra. Semplicemente il problema non esiste, per questi signori. Paghiamo 300 vite a settimana ai No Vax, ma nessuno lo sa. Non solo: in Inghilterra l’ex primo ministro Boris Johnson è stato costretto a chiedere scusa ai morti di Covid della pandemia, ammettendo di averla sottovalutata. In Italia, invece, la destra ha istituito una commissione di inchiesta parlamentare per le restrizioni, volute da Conte e Speranza, negli anni 2020 e 2021.
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Nella legge finanziaria sarà inserito un nuovo condono fiscale, ma la televisione lo spaccia per proroga della scadenza per il pagamento delle cartelle esattoriali.
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Per le società petrolifere italiane, che negli ultimi due anni hanno fatto affari d’oro con gli aumenti dei carburanti, la stessa legge finanziaria prevede uno sconto sulle tasse di 450 milioni di euro. Più dei 350 milioni cancellati per le persone disabili. Una vera follia.
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Durante la serata inaugurale della stagione della Scala di Milano (Città Medaglia d’Oro per la Resistenza) un giornalista (Marco Vizzardelli) è stato identificato dai poliziotti della Digos per aver urlato, dopo l’inno di Mameli, “Viva l’Italia antifascista”. Per tutta risposta, il giornalista ha detto: “Avreste dovuto identificarmi se avessi urlato Viva l’Italia fascista”. Era un invito velato ad “identificare” Ignazio La Russa (che ha un busto di Mussolini a casa) e Matteo Salvini (innamorato dei fascisti di Casapound).
Se avevate perso queste notizie non è perché siete stati distratti, ma solo perché avete visto i Telegiornali sbagliati.
Luciano Arciuolo
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